23/05/2023
Dal 5 al 13 maggio presso il presidio di Stop Tb al Bois Sacré di Djlor (regione di Fatick) in Senegal si è svolta la IX edizione del Corso di Formazione teorico-pratico sulla Tubercolosi dedicato ogni anno ai giovani medici specializzandi. Sotto la guida dei nostri formatori si è svolto l’intero programma di studio composto da lezioni in aula, visite ai presidi medici del territorio ed esperienze pratiche presso la cooperativa Fleurs de la Vie. I 17 partecipanti hanno potuto approfondire sia gli aspetti teorici che quelli ambientali e socio-economici, vivendo esperienze indimenticabili che hanno consentito l’affiatamento del gruppo e il consolidamento di quanto appreso grazie anche al forte impatto emotivo.
Perché continuano i corsi ?
La tubercolosi rappresenta ancora una emergenza di salute globale: si stimano circa 10.000.000 di nuovi casi/anno e circa 1,5 milioni di morti. L’attività di cooperazione nei Paesi in cui la malattia è endemica assume importanza fondamentale nel sostenere i programmi di controllo locali, soprattutto nel continente africano dove i sistemi sanitari nazionali sono carenti e le risorse finanziarie e umane insufficienti.
La formazione della classe medica sulla tubercolosi rappresenta uno dei più efficaci interventi di sostegno: diagnosi precoce e trattamento efficace sono infatti il più importante momento preventivo nel contenere la diffusione della malattia.
Il corso di formazione, che ormai da nove anni organizza Stop TB Italia in Senegal, è riservato a giovani medici specializzandi italiani che vogliano fare esperienze di cooperazione, ed è inserito in un programma di sostegno che Stop TB Italia sta conducendo nel distretto di Dioffior. Lo scopo è quello di affiancare all’aggiornamento clinico e preventivo sulla patologia tubercolare una esperienza sul campo che, attraverso visite a ospedali e dispensari locali, evidenzi i quotidiani problemi di una realtà molto diversa dalla nostra, e consenta di vivere direttamente sul posto le differenze sociali, culturali e sanitarie.
Accanto alla parte teorica, condotta attraverso lezioni frontali, viene quindi proposta anche una parte pratica, di conoscenza e di vita vissuta, di interscambio culturale, che costituisce un valore aggiunto alla formazione e un’esperienza utile per tutti coloro che vogliano intraprendere la strada della cooperazione.
Riportiamo di seguito il programma
Partenza 5 maggio 2023 da Malpensa, con volo diretto Milano-Dakar con Neos e volo TAP con scalo a Lisbona. Trasferimento a Djlor, e arrivo in albergo al Fagapa
Sabato 6 maggio
Ore 10
Presentazione del corso e del progetto. Proiezione video (G. Besozzi)
Ore 11
Ore 13.00 pranzo Bois sacrè
Ore 14.30
Ore 20 cena BS
Lotta senegalese
Domenica 7 maggio
Ore 9
ore 13 pranzo BS
Ore 14,30
ore 20 cena al Fagapa
Lunedì 8 maggio
Ore 9
Ore 13 pranzo BS
ore 14.30
ore 20 cena BS
ore 21.30
Martedì 9 maggio
Ore 9
ore 13 pranzo BS
Ore 15
ore 20 cena bois sacre
Mercoledì 10 maggio
Ore 9
ore 13 pranzo BS
Ore 14.30
ore 20 cena fagapa
Giovedì 11 maggio
Ore9.00
ore 13 pranzo BS
ore 16
Visita a Differ
ore 20 cena sociale Differ
Venerdì 12 maggio
ore 10.00 – Riunione Badieun’Gox
ore 13.00 – Pranzo BS
Sabato 13 maggio
Partenza ore 19.30 del 12 e arrivo alle 3.00 del 13 con NEOS
Partenza ore 1.10 del 13 maggio per TAP
I Momenti Chiave del Soggiorno
Il programma si è completato regolarmente e il gruppo si è affiatato nell’affrontare le nuove problematiche. La partecipazione è stata attiva e interessata, con docenti molto preparati e altrettanto coinvolti. Quest’anno la docenza è stata affidata a Luigi Codecasa, Ilaria Motta, Elisa Vanino e Niccolò Riccardi. Da segnalare che sia Ilaria Motta che Elisa Vanino avevano frequentato il corso come discenti alcuni anni fa e sono tornate con molto entusiasmo. Il programma scientifico ha messo a dura prova i partecipanti in quanto molto impegnativo per quantità di contenuti e per lo sforzo necessario per adeguare le conoscenze ad un contesto così diverso.
Sempre particolarmente gradita la presentazione sulla medicina tradizionale di Amadi Senghor, che ha presentato un’ampia rassegna sugli usi, costumi e tradizioni del popolo senegalese. Quest’anno la presentazione è stata anticipata di due giorni perché abbiamo ritenuto che fosse utile ai partecipanti vivere il corso con delle informazioni che facessero capire meglio il contesto in cui si è vissuta questa esperienza. Gli studenti hanno particolarmente gradito questi strumenti culturali che si rivelano importanti nella relazione con il paziente, non solo in loco ma anche nelle nostre strutture.
La riunione annuale delle Badieun’gox, cioè le donne dei villaggi che rappresentano il fulcro sociale del programma che Stop TB Italia sta conducendo in Senegal da ormai dieci anni, è stato il momento più coinvolgente per tutti: i colori, l’energia, il carisma di queste donne hanno trasmesso grande emozione e fatto comprendere come la società civile può lottare, dando una formazione adeguata, contro tutte le malattie sociali. I partecipanti hanno potuto confrontarsi con chi, giorno per giorno, presidia il territorio, segnala i sospetti malati, li accompagna all’ospedale e li segue durante la lunga terapia.
La visita all’ospedale e ai Poste de Santé di Soudiane e Mar Lothie si sono svolte regolarmente, nonostante le grandi distanze da affrontare su strade spesso difficoltose. La capillarità e la continuità di queste attività è stato elemento chiave per il successo dell’intervento di Stop Tb Italia nel distretto di Dioffior.
Nel corso della visita a Fleurs de la Vie i partecipanti hanno potuto prender atto di quanto Stop TB Italia ha progettato, e praticamente realizzato, per rendere autonomo l’ormai decennale programma antitubercolare. Ex ammalati che coltivano due ettari di terreno donati dalla comunità e che, attraverso la cooperativa, finanziano il lavoro delle donne nella ricerca dei malati e nella supervisione terapeutica. Molto apprezzata dai partecipanti la visita sui terreni della cooperativa, sempre più rigogliosi e bella testimonianza di un progetto che si sta realizzando.
La consegna dei diplomi è avvenuta nel corso della cena sociale, anche quest’anno organizzata sulla spiaggia di Differ, luogo pieno di fascino locale e allietato da balli e canti delle donne del villaggio.
Inframezzati all’attività scientifica, il gruppo di specializzandi ha avuto modo di visitare l’isola delle conchiglie di Joal Fadiou (esempio di convivenza religiosa tra la popolazione), e di assistere ad una festa locale sulla caccia, una sorta di celebrazione della nascita di Djlor avvenuta 600 anni fa.
La valutazione del corso da parte dei partecipanti è stata ottima, sia per quanto riguarda i contenuti scientifici che per quanto riguarda i contenuti sociali e di conoscenza dei luoghi, a conferma del valore di un approccio integrato in cui si ottengono i massimi risultati nella cura di malattie complesse come la tubercolosi, tenendo conto di tutti i fattori socio-economico-ambientali che ne condizionano la diffusione e la cura. Speriamo con questo di aver contribuito a formare medici più consapevoli e preparati ad affrontare il nostro lavoro in un mondo sempre più complesso e globalizzato.
Il rientro è avvenuto regolarmente e tutti i ragazzi hanno potuto raggiungere senza problemi la loro sede.
Grazie ai contributi di SIP e SIMIT hanno partecipato:
Luigi Codecasa (MI): formatore
Ilaria Motta (TO): formatore
Niccolò Riccardi (PI): formatore
Elisa Vanino (RA): formatore
Giorgio Besozzi (MI): formatore
Amadi Senghor (Djlor): formatore – Referente Stop Tb Italia in Senegal
Mamoudou N’Diaye (Dioffior): formatore – Direttore ospedale Dioffior
Sara Occhineri (PI)
Roberta Antonello (FI)
Mattia Albanese (Roma)
Anna Del Colle (Roma)
Tommaso Pilocane (TP)
Silvia Roda (PV)
Edoardo Simonetta (MI)
Alice Toschi (BO)
Irene Grassi (BO)
Sara Bombelli (MI)
Chiara Premuda (MI)
Chiara Montrucchio (TO)
Martina Scala (CT)
Roberto Angilletta (AL)
Michele Brignolo (BO)
Elena Salvador (VR)
Caterina Campoli (BO)
Irene Grassi e Michele Brignolo si fermeranno per altri due mesi per un training presso l’ospedale di Djoffior, grazie alla convenzione stipulata con l’Università di Bologna.
Organizzazione e supporto a cura di:
Maria Carminati
Giuliana Pozzi
Sylvain Saporta
Piero Boron