Cos’è la tubercolosi

 Ogni anno si registrano quasi 9 milioni di nuovi casi e, sebbene sia una malattia curabile, ogni giorno nel mondo muoiono di tubercolosi 3.800 persone. Come se quotidianamente precipitassero dodici Boeing 767.
In Italia la malattia colpisce ancora circa 5.000 persone all’anno.
La Tubercolosi è una malattia infettiva, causata dal bacillo di Koch, che colpisce prevalentemente i polmoni, anche se qualsiasi organo del corpo può esserne interessato.
La tubercolosi è ancora oggi presente in ogni parte del pianeta.

Di tubercolosi si guarisce a condizione che sia diagnosticata in tempo e che si seguano scrupolosamente le cure, per altro facilmente accessibili e poco costose.

Per saperne di più: Tubercolosi: 10 cose da sapere | Insieme possiamo fermarla | TB: conoscere per prevenire

La tubercolosi (TB o TBC) è una malattia infettiva causata da batteri a crescita lenta, il Mycobacterium Tuberculosis, o Bacillo di Koch dal nome del medico tedesco che lo scoprì nel 1882.
La forma più frequente è la tubercolosi polmonare. Una persona ammalata di tubercolosi può contagiare la propria famiglia e altre persone, soprattutto i bambini e i soggetti con difese immunitarie indebolite.

La tubercolosi si trasmette per via aerea. I batteri sono emessi nell’aria quando un individuo con tubercolosi polmonare attiva tossisce, starnutisce o comunque libera nell’aria i cosiddetti “droplets” o goccioline, cioè gli aerosol di secrezioni respiratorie.

Altri individui nelle vicinanze possono inspirare i batteri che attraverso le vie aeree raggiungono e si depositano negli spazi alveolari dei polmoni, dove i micobatteri cominciano a crescere e moltiplicarsi. Da lì, in alcuni casi i batteri possono diffondersi attraverso il flusso sanguigno a tutti gli organi del corpo.

Questo pericolo è tanto maggiore quanto più lungo e ravvicinato è il contatto. La trasmissione del bacillo non è frequente e devono ricorrere alcune condizioni essenziali:
– il malato deve essere affetto da TB polmonare attiva (detta “aperta” o “bacillifera”);
– la carica batterica deve essere molto elevata;
– il malato non deve essere ancora in terapia;
– il ricambio d’aria ambientale deve essere scarso o assente.

Oggi la tubercolosi è facilmente curabile e l’obiettivo del trattamento è la distruzione dei bacilli tubercolari. Il trattamento con diversi medicinali specifici dura generalmente 6 mesi, poiché i bacilli reagiscono solo molto lentamente al trattamento.

Anche se la persona ammalata si sente meglio dopo alcune settimane, dovrà assolutamente continuare ad assumere i medicinali ogni giorno per tutto il tempo della cura in maniera regolare, pena una recrudescenza della malattia e la possibilità di contagiare le persone che frequenta.

I sintomi sono simili a quelli di una polmonite: tosse (talvolta con presenza di sangue), perdita di peso, inappetenza, stanchezza, leggera febbre, sudorazione notturna e dolori al petto.

Non tutti i malati di tubercolosi si sentono gravemente malati. Se la tosse persiste oltre 2-3 settimane e insorgono altri disturbi tra quelli elencato sopra, è necessario consultare un medico che prescriverà gli esami di controllo.

E’ una forma di tubercolosi nella quale i bacilli sono diventati resistenti ad alcuni farmaci utilizzati nel trattamento “standard”. Questo può avvenire se i farmaci sono utilizzati male, se la terapia non viene seguita correttamente o quando si è contagiati da bacilli che sono già resistenti.

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