La malattia tubercolare è emergenza sanitaria in tutti i Paesi a basso reddito, dove i determinanti sociali costituiscono uno dei più gravi ostacoli al suo controllo e al contenimento epidemiologico. In modo particolare malnutrizione e tubercolosi, insieme, possono creare un circolo vizioso. Da un lato la malnutrizione, diminuendo le difese immunitarie, facilita la comparsa della malattia, ed aumenta il tasso di mortalità. Dall’altro, la tubercolosi ha un’incidenza sulla malnutrizione riducendo l’appetito e la capacità del corpo di assorbire le sostanze nutritive a causa dei cambiamenti nel metabolismo.
A questo circolo vizioso StopTb ha deciso di contrapporre un circolo virtuoso a supporto delle attività di sostegno sociale alla malattia. Il progetto è partito nel gennaio 2016 con l’obbiettivo di favorire il lavoro di giovani senegalesi, il recupero di terreni abbandonati, una produzione agricola sana e biologica, ma soprattutto la continuazione nel tempo delle attività antitubercolari iniziate da StopTb.
Inizialmente 6 giovani ex ammalati (oggi sono 10), guariti nel corso del primo triennio d’intervento sanitario, sono stati iscritti alla scuola di formazione agricola “Jardins d’Afrique”. Al termine dei corsi hanno formato una cooperativa agricola denominata “Fleurs de la Vie” ed hanno ricevuto in dotazione dalle autorità locali 2 ettari di terreno abbandonato che è stato attrezzato con pozzi, motopompe, sistema d’irrigazione e tutto l’occorrente per la coltivazione. I giovani hanno cominciato a lavorare, produrre, vendere, programmare e, soprattutto, hanno cominciato a pensare di restare nel loro Paese.
Oggi la cooperativa è a pieno regime, con la produzione di ortaggi, alberi da frutto, piante di cocco, arachidi, ed è in grado di mantenere i ragazzi e le loro famiglie. Nel contempo parte del reddito viene regolarmente versato all’ospedale per continuare a sostenere l’attività delle badien’gox e il sussidio economico ai futuri pazienti.