08/02/2023
A fine 2022 abbiamo potuto finalmente riprendere la formazione in Senegal. 16 Giovani medici pronti a scendere in campo con una visione più ampia sul trattamento delle malattie infettive complesse dopo la partecipazione all’ VIII corso realizzato a Djoffior da Stop TB con la sponsorizzazione di SIP, Società Italiana di Pneumologia, di SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali e di SITA, Società Italiana Terapia Antinfettiva.
La cura di malattie infettive complesse come la tubercolosi richiede un approccio sistemico e la capacità di integrare competenze mediche e socio ambientali. Per questo il terreno del progetto svolto da Stop TB a Dioffor è una palestra ideale per formare i giovani specialisti.
I nostri docenti Marina Tadolini, Roberto Parrella e Niccolò Riccardi, hanno guidato, con competenza ed entusiasmo, gli studenti in un percorso ricco di spunti medici e di grande impatto umano.
Oltre all’impegno in aula gli studenti hanno partecipato a numerose attività sul campo:
-La visita all’ospedale e ai Poste de Santé di Marfafako e Nobandane che ha rappresentato un momento importante nella conoscenza di realtà sanitarie molto lontane dalle nostre e sottolineato le difficoltà di operare in contesti difficili, con risorse limitate e con i problemi legati alle distanze, al clima e alla natura.
-La presentazione sulla medicina tradizionale di Amadi Senghor, che ha presentato un’ampia rassegna non solo sulla medicina naturale ma anche sugli usi, costumi e tradizioni del popolo senegalese, ivi compresa la lotta, che non è vissuta solo come sport, ma che rappresenta un evento sociale per tutta la popolazione del villaggio.
-La riunione annuale delle Badieun’gox, cioè le donne dei villaggi che con le loro attività di screening e sostegno ai malati, rappresentano il fulcro -sociale del programma che Stop TB Italia sta conducendo in Senegal da ormai dieci anni. E’ stato un momento coinvolgente per tutti: i colori, l’energia, il carisma di queste donne hanno trasmesso grande emozione e fatto comprendere come la società civile può lottare, dando una formazione adeguata, contro tutte le malattie sociali. Indiscriminatamente.
-La visita a Fleurs de la Vie, durante la quale i partecipanti hanno potuto prender atto di quanto Stop TB Italia ha progettato e realizzato, per rendere autonomo l’ormai decennale programma antitubercolare. Ex ammalati che coltivano due ettari di terreno donati dalla comunità e che, attraverso la cooperativa, finanziano il lavoro delle donne nella ricerca dei malati e nella supervisione terapeutica. Essendo appena terminata la stagione delle piogge, i terreni erano produttivi e meno aridi del solito, per cui l’aspetto di Fleurs della Vie appariva particolarmente florido e suggestivo.
-Il gruppo di specializzandi ha avuto inoltre modo di visitare l’ospedale di Djoffior e i dispensari di Nobandane e Marfafako, l’isola delle Conchiglie di Joal Fadiou (esempio di convivenza religiosa tra la popolazione), e di assistere ad uno spettacolo di lotta senegalese.
La valutazione del corso da parte dei partecipanti è stata ottima, sia per quanto riguarda i contenuti scientifici che per quanto riguarda i contenuti sociali e di conoscenza dei luoghi. Il tutto reso possibile dagli spostamenti sul territorio e dalle visite ai vari villaggi.
Riportiamo alcune osservazioni dei partecipanti che illustrano bene lo spirito e il clima che anche quest’anno si è instaurato nel gruppo:
Una settimana particolare
Ogni mattina in Senegal un corsista si sveglia e non ha la valigia; ogni mattina una valigia si sveglia a Malpensa e non ha proprietario. Tutto questo non è stato importante, la tubercolosi trascende il concetto di proprietà e parla di appartenenza, sentirsi appartenere e capire quanto ogni piccolo contributo determini un grande risultato. Una settimana particolare, laddove è nata la vita, ritrovare, dopo anni particolari, il senso della nostra professione.
Alessio, Bianca, Giacomo e Stefano
Medicina tradizionale: ostacolo o risorsa?
Alle radici della medicina moderna si trovano i preziosi insegnamenti della medicina tradizionale che, a sua volta, è parte fondamentale della cultura di un popolo e di questo sa ascoltarne i bisogni, sia dell’anima che del corpo. Quando le tradizioni di ieri e le compresse di oggi si incontrano e si complementano, senza ostacolarsi a vicenda, una valida risorsa è al servizio della salute dell’intera comunità.
Letizia, Simone, Stefania, Chiara
La consegna dei diplomi è avvenuta nel corso della cena sociale, anche quest’anno organizzata sulla spiaggia di Differ, luogo pieno di fascino locale e allietato da balli e canti delle donne del villaggio.
Vi aspettiamo per l’edizione numero IX che si terrà a maggio del 2023.