22/03/2020
Nell’anno del Coronavirus, la Giornata mondiale contro la Tubercolosi che avrebbe dovuto aver luogo a Bologna il 24 marzo, ha dovuto essere sospesa. L’occasione ha tuttavia ispirato alcune considerazioni da parte di Stop TB Italia che riportiamo qui di seguito.
Tubercolosi e Coronavirus: “INSIEME possiamo farcela” – Non è facile celebrare la giornata mondiale della tubercolosi in questo marzo 2020. Noi di Stop TB Italia Onlus, abituati a parlare di epidemie, contagi, letalità, mortalità, morbilità, trasmissione, mascherine, protezioni, stigma, farmaci, ricerca, soldi che riguardano la tubercolosi, ci troviamo a disagio di fronte a questa nuova aggressione virale, violenta, planetaria.
La riflessione che ci siamo ritrovati a fare è come l’esperienza della lotta alla tubercolosi possa aiutarci a combattere anche questa nuova pandemia.
Tra le due malattie ci sono differenze:
Ma ci sono anche analogie:
La filosofia di controllo della tubercolosi, con la “strategia EndTB”, riconosce l’approccio globale per combattere la malattia come l’unico in grado di aiutare a dare risposte alla domanda: “Perché muoiono di tubercolosi ancora un milione e mezzo di persone all’anno per una malattia diagnosticabile e curabile?”
Si muore perché non riesci ad avere una diagnosi e non ci sono ospedali sotto casa
Si muore perché non hai i soldi per il viaggio verso l’ospedale
Si muore perché i farmaci non hanno più efficacia perchè ci sono batteri resistenti
Si muore perché la diagnosi è tardiva, perché non vi sono medici là dove servono
Si muore perché la vergogna della malattia tiene lontani dagli ospedali
Si muore perché non sai che da questa malattia si può guarire…
Queste risposte ci richiedono di riconoscere l’utilità di un ragionamento complesso, globale e articolato. Per raggiungere il nostro obiettivo non bastano infatti la scienza e la medicina, ma devono intervenire la politica, l’economia, la finanza, le istituzioni private e pubbliche e, non ultima, la comunicazione. La società tutta.
Anche il coronavirus, che oggi stiamo solo imparando a conoscere, ci sta già richiedendo, con la sua veloce contagiosità, lo stesso tipo di intervento. Cosa già fatta peraltro a suo tempo da Ebola, seppure in una parte limitata del pianeta. Ignoranza, stigma, povertà, guerre, carestie, cattiva distribuzione delle risorse sul pianeta continuano a tener viva la tubercolosi nel mondo.
Informazione, formazione, sostegno economico ai malati, ricerca e cooperazione possono cambiare la storia. La malattia può essere sconfitta solo con l’apporto di tutti e con un approccio sistemico. Come dice il motto di StopTB Italia: solo INSIEME sarà possibile vincerla, con l’aiuto di ogni singola persona. Noi continuiamo a celebrare la giornata mondiale contro la tubercolosi, con i suoi dieci milioni di nuovi casi e il suo milione e mezzo di morti.
Sappiamo che la lotta alla tubercolosi non è ancora vinta, anche se in teoria conosciamo la strada da percorrere per vincerla. Oggi ci auguriamo che la lotta al coronavirus aiuti tutti ad avere più coraggio per affrontare e modificare tutti i determinanti sociali ed economici che ancora continuano a mantenere questa epidemia senza fine. La passata esperienza della tubercolosi e la pressante attualità del coronavirus possono aiutarci a costruire insieme un futuro migliore per tutti.