11/01/2024
Trattamento su misura per la tubercolosi negli individui transgender: un appello per un approccio centrato sul paziente da una grande coorte italiana.
A cura di:
Niccolò Riccardi (1,2)
Roberta Maria Antonello (1)
Maurizio Ferrarese (1,3)
Alice Repossi (1,3)
Laura Saderi (1,4)
Giovanni Fumagalli (1,3,5)
Giorgio Besozzi (1)
Giovanni Sotgiu (1,4)
Luigi Codecasa (1,3)
1 StopTB Italia ODV, Milano; 2 Unità Malattie Infettive, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa; 3 Centro Regionale di Riferimento TBC, Istituto Villa Marelli, Ospedale Niguarda, Milano; 4 Unità di Epidemiologia Clinica e Statistica Medica, Dipartimento di Medicina, Scienze Chirurgiche e Sperimentali, Università degli Studi di Sassari; Unità 5 Pulmonologia Ospedale Niguarda, Università degli Studi di Milano
Sommario:
La diagnosi e la gestione della tubercolosi (TBC) in popolazioni speciali rimangono difficili. I dati sulla tubercolosi e sugli individui transgender sono scarsi e le strategie volte a ridurre sono necessari il carico di TBC in questo gruppo a rischio. Abbiamo condotto un’osservazione studio monocentrico da un centro di riferimento nazionale per la tubercolosi, tra cui transgender individui affetti da TBC attiva in un paese a basso carico di TBC (Italia), oltre 34 anni (1990-2023). Sessantasei maschi transgender e due femmine transgender (età media 30 anni, intervallo interquartile 26-38 anni, 65 migranti) sono stati inclusi. La maggior parte dei pazienti (38/66, 57,6%) viveva in cattive condizioni sociali. 65,2% (43/66) dei pazienti erano persone che vivevano con HIV. La tubercolosi multifarmacologica e resistente alla rifampicina e la TBC resistente all’isoniazide erano diagnosticato in cinque (7,6%) e tre (4,5%) pazienti, rispettivamente. Il trattamento complessivo il tasso di successo è stato del 72,7% (48/66 pazienti), con differenze osservate in base al sociale condizioni. Il nostro studio evidenzia la necessità di un approccio su misura per aumentare il trattamento successo in questa popolazione a rischio. […]
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